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Politica e Facebook

Ora, non è che sia obbligatorio “stare” su Facebook, neanche per un politico. Ma se l’utilizzo di un digital social network può dare un’idea del grado di alfabetizzazione socioinformatica dei nostri politici il dato non è confortante.

I sindaci delle prime dieci città italiane per popolazione (Roma, Milano, Napoli, Torino, Catania, Genova, Bologna, Firenze, Bari) non sono su Facebook. Non ho fatto un censimento nella categoria specifica dei sindaci imprenditori ma tra gli intervistati (18 quelli in carica) 7 (il 33%) è su Facebook e vi ha sviluppato attivamente una propria rete di contatti. Quindi i cittadini di Castelli Calepio, Acqui Terme, Lecce, Olbia, Pagani, Rivarolo Canavese, Leinì hanno un mezzo in più per interagire direttamente con i propri sindaci.

Se l’accesso ai vertici delle istituzioni è un segnale di democrazia, in questo c’è qualcosa di buono.

Da oggi in libreria “Sindaci imprenditori”

Da oggi è disponibile in libreria “Sindaci imprenditori. Viaggio tra le storie dei 300 italiani che guidano Comune e Impresa” (Rubbettino). Un libro nato grazie alla disponibilità dei sindaci imprenditori che in giro per l’Italia mi hanno raccontato le loro esperienze.

Sindaci imprenditori

Sindaci imprenditori

Nessuna teorizzazione di un eventuale primato della cultura d’impresa sulla cultura dell’amministrazione della res publica. Semplicemente un punto di vista molto specifico dal quale guardare a una molteplicità di temi. Certo, il confronto tra la mentalità dell’imprenditore e quella del politico, ma anche il deficit di servizi subito dal cittadino italiano, che ha svuotato di significato la distinzione destra-sinistra. E poi la differenza tra chi sceglie la politica come professione e chi ne fa una parentesi di civil service.

Compensi

Io ho fatto una scelta di vita, anche per motivi familiari, di fare il sindaco a tempo pieno. Quando ero consigliere regionale facevo ancora l’imprenditore. La differenza è che come consigliere regionale guadagnavo 15mila euro al mese netti e continuavo a fare l’imprenditore. Da sindaco guadagno 4.200 euro netti e non faccio più l’imprenditore. E questo reddito è inadeguato per il carico di responsabilità, impegni e sacrifici che fa un sindaco nel momento in cui chiude un capitolo della propria vita per aprirne un altro. (Gianni Giovannelli, sindaco di Olbia)

4.200 euro è lo stipendio di un dirigente di livello medio-basso del settore privato. La responsabilità e gli oneri di un sindaco sono infinitamente superiori. Io non so se un compenso più elevato possa contribuire a prevenire la disponibilità ad accettare regali e benefit poco trasparenti (per esempio nel caso risultasse provato che il sindaco di Pescara ha accettato la dotazione di auto con autista da parte di un imprenditore). Ma di sicuro un sindaco dovrebbe guadagnare più di un consigliere regionale.